giovedì 18 febbraio 2016

Nuove opportunità e sviluppo al femminile a Bogotà, capitale della Colombia

Le politiche in ambito di diritti per le donne in Colombia hanno iniziato a cambiare: le istituzioni e le diverse organizzazioni che fino al 2000 si occupavano di queste tematiche hanno trovato uno spazio nel quale le donne cominciano finalmente ad essere ascoltate. Una delle donne che ha intrapreso nel 2004 il progetto dell'Ufficio comunale della donna Secretaria Distrital de la Mujer è stata la giornalista Martha Elena Barriga, che ha concentrato il suo impegno sulla prevenzione della violenza, la sua eliminazione e l'accesso alla giustizia. Un lavoro integrale, che concentrandosi su queste tre priorità, ha creato una strategia per aiutare le donne nella ricostruzione di un progetto di vita, grazie al coinvolgimento di assistenti sociali, psicologi, educatori e professionisti della comunicazione.



Le ragazze o donne vittime di violenza domestica si rivolgono al servizio è sono ascoltate e orientate, l'aiuto che viene dato loro dipende dalla gravità delle problematiche esposte: ricevono sostegno oppure, se in pericolo di vita, sono ospitate in una delle sei casa refugio di Bogotà. In questi casi vengono applicate misure di protezione: ricevono un alloggio, attenzione, vestiario e soprattutto un sostegno di tipo giuridico. Un periodo di quattro mesi durante il quale devono cercare di rompere il circolo di violenza e ricominciare tornando a vivere da sole. Una volta fuori dalla casa rifugio, segue un periodo di sei mesi tra visite a domicilio e la ricerca di un lavoro, una delle parti più difficili per riaffermare la propria indipendenza. Nel 70% dei casi le donne che hanno seguito questo programma delle case rifugio non torna a vivere con l'aggressore, sfortunatamente il 30% di esse lo fa, e queste cifre sono il motivo per il quale si continua giorno dopo giorno a lavorare perché non ci sia ni una màs, nessuna in più.
Sono diversi gli scenari nei quali questo ufficio attualmente lavora, c'è molta comunicazione con la cosiddette Secretaria de Educaciòn e Secretaria de Salud, rispettivamente il segretariato per l'educazione e la salute e gli altri enti statali che lavorano sulla sensibilizzazione e la prevenzione nelle scuole. Perché sominciando dai più giovani - è la convinzione - si possono ottenere grandi risultati.


Il conflitto armato è un'altra delle gravi problematiche dalla Colombia: le donne fuggono della violenza nei campi con i loro figli, i noti come desplazados de la violencia. Molti degli uomini sono stati costretti a combattere oppure sono stati uccisi; anche in Colombia le donne sono armi di guerra. Non sono soltanto vedove, figlie o madri, sono donne segnate dalla violenza che in molti casi ha lasciato dei traumi fisici e psicologici: tante volte hanno visto uccidere i lori cari e in altri casi sono state vittime di violenze sessuali. 
Ci sono tanti tipi di violenza di genere ma nei paesi in situazioni di conflitto come la Colombia la situazione è ancora più complessa, la guerra toglie tante cose agli individui, ma mai la voglia di lottare.

(Jhoana Ostos Tavera)

Per saperne di più, ascolta anche l'intervista realizzata da Jhoana Ostos Tavera a Nadia Sabala dell'Ufficio per l'eliminazione della violenza contro le donne e refrente delle case rifugio per donne maltrattate di Bogotà.


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