“Non si tratta d’inventare ma di ricordare. Sepolta sotto le foglie di traumi e sofferenze.
Sotto il fiume di sperma e squallore. Vagine e labbra.
Strappate ed estratte. Rubate. Miniere di corpi. Corpi scavati.
Adesso non si tratta di chiedere o di aspettare. Si tratta di insorgere”.
‘Rising’, Eve Ensler
«Abbiamo avuto l’idea scandalosa che si potesse porre fine alla violenza contro le donne. Da allora, centinaia di migliaia di attiviste/i in oltre 140 paesi nel mondo, sui palcoscenici e dal pubblico del ‘V-Day’, si sono uniti per chiedere di porre fine alla violenza contro donne e bambine».
Così Eve Ensler scrittrice e performer americana, autrice de "I monologhi della vagina", descrive gli esordi e le tappe successive del ‘V-Day’,movimento internazionale per la mobilitazione, il contrasto e la prevenzione della violenza sulle donne, da lei stessa fondato oltre 15 anni fa.
Attraverso il ‘V-Day’, migliaia di donne, di ogni età e provenienza, madri, figlie, nonne, nipoti, professioniste e impiegate, operaie e casalinghe, spesso attrici dilettanti, sono salite su un palco – da quelli di provincia a quelli dei maggiori teatri di tutto il mondo – e hanno messo in scena "I monologhi della vagina", contribuendo all’autofinanziamento dell’associazione internazionale e alla raccolta fondi per le organizzazioni e i progetti che nel mondo si battono contro tutti i tipi di violenza, incluso lo stupro, l'incesto, la mutilazione genitale femminile e la schiavitù sessuale.
Il ‘V-Day’ è stato definito: «Una delle più efficaci campagne di sensibilizzazione contro la violenza dell’ultimo decennio. Un affresco di femminilità, coraggio e umorismo che ha fatto arrossire, ridere e commuovere le platee internazionali».
Ad oggi l’Associazione ‘V-Day’ allestisce nel mondo più di 1.500 eventi creativi l’anno, fra rappresentazioni teatrali, incontri e workshop.
Da quest’anno anche l’’Italia è entrata ufficialmente a far parte del tavolo internazionale per l’organizzazione della campagna mondiale contro la violenza sulle donne.
Sono Nicoletta Corradini ed Elena Montorsi del Comitato ‘V-Day’ di Modena, insieme alla portavoce italiana di Eve Ensler Nicoletta Billi, le coordinatrici del ‘V-Day“ 2014 – Italia, nominate nel corso dell’ultimo meeting programmatico che si è svolto il 3 e 4 aprile a New York, al quale le tre italiane hanno partecipato in rappresentanza del nostro Paese.
Ha contribuito al raggiungimento di questo importante passo per l’Italia, il successo ottenuto da ‘One Billion Rising’, la campagna di mobilitazione internazionale per celebrare il 15° anniversario del ‘V-Day’, svoltasi lo scorso 14 febbraio e coordinata a livello nazionale dalla Corradini e dalla Montorsi, che ha portato in duecento città italiane oltre 300mila persone, con 250 eventi e la presenza di oltre 400 associazioni.
La riuscita di questa iniziativa parte da una esperienza nata dal basso a Modena (promossa da associazioni femminili, gruppi di donne e singole) dove lo spettacolo dei monologhi va avanti da ben 7 anni, unico esempio in Italia, coinvolgendo sempre più persone e città (ad oggi 23): prima Parma e Reggio Emilia, poi città come Brescia, Taranto e Napoli che non avevano mai portato in scena il ‘V-Day’.
La testimonianza di questo impegno ha colpito le fondatrici dell’importante organizzazione statunitense.
«La nostra presenza a New York – ha detto la Corradini - è stata accolta con molto entusiasmo dalla stessa Eve Ensler e dai suoi collaboratori e collaboratrici. L’enorme partecipazione che abbiamo riscontrato a febbraio nelle piazze italiane, ha sorpreso e stupito tutti».
La riunione operativa di New York ha visto la presenza di 22 partecipanti, oltre alle fondatrici del movimento tra cui Eve Ensler, in rappresentanza dei diversi territori dove la campagna ha luogo: Stati Uniti, Centro America, Sud Africa, India e Filippine, Inghilterra, Balcani e Paesi dell’Est Europa e Italia.
L’iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sulle ultime campagne mondiali di ‘One Billion Rising’ e ‘V-Day’, molte delle quali hanno visto l’attivo sostegno delle Istituzioni con la formalizzazione di impegni concreti contro la violenza alle donne come è avvenuto per la città di Los Angeles, e per individuare i temi della prossima iniziativa globale che sarà incentrata sulle questioni legislative.
«Il riconoscimento che arriva dagli Stati Uniti – conclude Nicoletta Corradini -. ci ha datogrande soddisfazione e ci motiva ad andare avanti per coinvolgere attraverso il ‘V-Day’ sempre più persone verso un importante cambiamento culturale sulla prevenzione e sul contrasto alla violenza, utilizzando nuovi approcci comunicativi per agire la politica attraverso l’uso della creatività e delle arti.
La prossima campagna 2014 sarà incentrata sul tema della giustizia. Anche in Italia il ‘V-Day’ si farà parte attiva, chiedendo alla politica interventi urgenti. In primo piano, la ratifica della Convenzione di Istanbul, come primo passo per tutelare le donne da discriminazione, femminicidi, violenza.
Tutti i parlamentari, uomini e donne, saranno quindi chiamati ad uno sforzo congiunto, un impegno trasversale all’interno delle diverse forze politiche, per vincere finalmente questa lotta di civiltà, che da anni mobilita il nostro Paese, e arrivare al pronunciamento di una legge sulla violenza contro le donne».
‘I monologhi della vagina’
Il testo teatrale è la raccolta delle testimonianze di 200 donne di ogni età, provenienza e condizione sociale, che hanno raccontato le proprie esperienze di ordinaria quotidianità, e di altrettanto ordinaria violenza, a Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e docente universitaria americana, che si è lasciata coinvolgere tanto da improvvisarsi anche attrice per la prima teatrale a New York.
Lo spettacolo, che in seguito ha attraversato gli Stati Uniti e da anni è in viaggio per il mondo, è stato
considerato dal New York Times “probabilmente il più importante pezzo di teatro politico dell’ultimo decennio”.
(Daniela Ricci)
Altre informazioni
http://obritalia.livejournal.com/
http://onebillionrising.org/
https://www.facebook.com/groups/onebillionitalia/
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